La prima stagione, ambientata negli anni ’50, ruota intorno alle vicende di una famiglia afroamericana che si trasferisce dal North Carolina in un quartiere di soli bianchi a Los Angeles, durante il periodo storico noto come “The Great Migration”. La casa della famiglia, apparentemente idilliaca, diventa un inferno nel momento in cui forze maligne, sia reali che soprannaturali, minacciano di distruggerli.
Una delle mini migliori degli ultimi tempi Veramente cruda a tratti (forse troppo in alcuni momenti, negli states l'hanno tacciata di black pain pornography e in parte mi trovo d'accordo). Si incasella nel filone horror degli ultimi anni che racconta il razzismo sia come aspetto demoniaco che come piaga sociale, senza renderlo un concetto astratto come un vampiro o uno spettro, ma orrrendamente radicato nella mentalità occidentale.